Il suo colore inconfondibile di rosso intenso lo caratterizza e lo distingue da tutti i tipi di coralli presenti in natura.
Il corallo sardo, deriva dalla specie Corallium Rubrum, cresce nei fondali rocciosi, con profondità comprese tra i 10 e 300 metri, dove raggiunge massimo 40 cm di altezza;
predilige le zone piuttosto ombrose il che favorisce il suo colore amato e ricercato
Il corallo nella gioielleria
La parte che viene utilizzata in gioielleria è il suo scheletro;
dopo la lavorazione e la lucidatura,
i pezzi di corallo sono pronti per essere montati.
Il corallo nella tradizione sarda
Nella tradizione sarda, il corallo viene utilizzato spesso, in quanto simboleggia la protezione personale, infatti si credeva che il prezioso materiale avesse il potere di allontanare la sfortuna.
Nel costume sardo femminile, come ornamento è molto utilizzato e spesso tramandato di generazione in generazione.
il vero corallo
In qualsiasi modo lavorato, il corallo, è un prodotto della natura, e come tale è imperfetto.
Cercate sempre i difetti, perché ogni pezzo di corallo è irripetibile, non ne esistono due uguali.
Per mantenere le sue caratteristiche è importante non applicare acqua, creme o profumi sul corallo.
Per conservarlo in salute occorre ogni sei mesi sfregare la collana con un panno di cotone, imbevuto nella parafina.
Ogni due anni, invece, bisogna cambiare il filo di cotone all’interno della collana.
L’uso infatti lo avrà allungato ed annerito.
Il corallo quando non è portato si ammala!
La raccomandazione più importante di tutte è questa:
ricordarsi sempre che un corallo è nello stesso tempo, un capolavoro della natura e dell’uomo.
E’ Unicum! e come tale va considerato:
con rispetto, con l’amore che sono dovute all’opera d’arte ed al pezzo unico.